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questo paese è in guai grossi
«Avete un governo che per la prima volta è retto da un imprenditore e da una squadra di ministri che sembrano membri di un Cda per la loro efficienza».
«Imprenditore» uguale supremo valore positivo.
«Squadra» sinonimo di «gruppo», ma mentre un «gruppo» è semanticamente indifferente rispetto a esiti misurabili in termini di «vittoria» o di «sconfitta», una «squadra» ha l’obbligo istituzionale di «vincere», poiché il termine implica l’esistenza di un capo, di una qualche forma di gara e di una qualche forma di premio.
«Cda» come surrogato di un’assemblea elettiva (che non a caso viene definita inutile), ovvero politica uguale «gestione», «amministrazione», pretesa di «neutralità» rispetto alle idee.
«Efficienza» come valore, indipendentemente dalla valutazione degli esiti che essa produce. Fare cazzate, insomma, ma farle in fretta.
Sublime no, è la prima ovlta che governa un imprenditore. Chissà chi governava negli altri tre governi berlusconi che hanno preceduto questo. Solo che, nessuno, dicasi nessuno, se n’è accorto. Nessuno ha fatto lui presente che tra Italia, Francia, Germania, Inghilterra, USA, Spagna egli sia il presidente da più tempo in carica.
Già egli è un imprenditore e si sa gli imprenditori poi lasciano l’aziende in eredità ai figli. Siamo avvertiti, no?
Giuro che se dopo Silvio dovessero arrivare pure i suoi figli, andrò al Foro e farò sacrificio d’un agnello agli Dei affinché torni il caro vecchio Divo Nerone!!!