Tags
Related Posts
Share This
la sacra famiglia
Ecco un’ardita esercitazione di moralismo, di «moderazione ma-anchista» (del tipo che Franceschini è un vero stronzo, ma-anche Berlusconi dovrebbe parlare).
I figli, la famiglia, gli affetti e i sentimenti più profondi. Ha fatto irruzione anche la sfera privatissima dei rapporti umani nella saga che da un mese a questa parte sta riducendo la politica italiana a un duello cruento a base di mogli, feste, mariti, padri, figlie, nipoti, «papi». Il leader del Pd Franceschini ha commesso un errore grossolano ad affermare «fareste educare i vostri figli da Berlusconi?». A mettere in discussione la qualità di una relazione che lega l’avversario-genitore ai figli che dovrebbero vergognarsi del cognome che portano per consegnarsi pentiti al tribunale comportamentale presieduto da una parte politica.
Veramente Franceschini non ha detto «Figuriamoci come Berlusconi ha educato i suoi figli», ma «fareste educare da Berlusconi i vostri figli?».
Ora. A prescindere dal fatto che l’ha già fatto, ha già educato i «nostri» figli (vedi qui), a me sembra che tra il quesito di Franceschini (al di là della sua sostanziale insensatezza politica, e della sua sostanziale incapacità di far progredire il discorso pubblico in una qualche direzione qualunque) e quello che a Battista fa piacere riferire ci sia una grande differenza.
E mi sembra anche che se Battista non comprende questa differenza è perché ha scelto di non comprenderla, per motivi suoi.
E comunque.
La cosa più stucchevole, francamente, è il sottinteso che la famiglia sia sacra/sacrale.
Così sacra e sacrale che ci si mette a fare i moralisti solo quando si parla dei figli di Berlusconi.
Delle ragazze – e non sto parlando di Noemi – si può fare comodamente strame.
Tanto, sono troie.
Mica come i figli di Berlusconi, che girano per strada con certe piccole aureole.
Chissà perchè ma mi è bastato leggere la parte di articolo che hai riportato per chiedermi: che sia dell’ineffabile P. Battista.
Il dubbio confermato me ne solleva un’altro: com’è che uno che è inevitabilmente e costantemente fuori tema è arrivato a fare il giornalista e non è invece stato fermato per tempo dalla sua professoressa di italiano?
Scusa, anche il primo periodo dovrebbe terminare con un punto di domanda.
Io non ero bravo in italiano, difatti ho poi studiato chimica 😉
Per la scuola non so dire.
Per il giornalismo, so che conviene fare andare avanti le persone che hanno ben presente la necessità di rimanere vicini al potere.
Ti diranno che lo fanno perché sono i potenti la loro fonte.
Ma tu sei libero di crederci oppure no.
Ognuno beve dalla fonte che preferisce.
Se poi si prende il cagone sono affari suoi.
Ma al giorno d’oggi ce ne sono tanti con le mutande sporche.
Ammazza, Andrea.
Oggi è un giornatone, per te!
Sembri piuttosto incazzosello.
Ma quello che Battista riferisce è “fareste educare i vostri figli da Berlusconi?”, non “Figuriamoci come Berlusconi ha educato i suoi figli”. Sono completamente d’accordo che Berlusconi abbia già educato i nostri figli però, a prescindere dalla sacralità della famiglia, ho trovato anch’io stucchevole l’uscita di Franceschini che, nel migliore stile berlusconiano, mi risulta abbia dovuto poi in qualche modo ritrattare quanto pronunciato dicendo di essere stato frainteso.
Senza tirare in ballo, onestamente in modo del tutto gratuito, i figli di Berlusconi (non tutti maschi, per altro) di cui poco mi importa, mi chiedo perchè un’opposizione che per l’ennesima volta dimostra di non avere le palle non insista sulle questioni giudiziarie, gravissime, rispetto alle quali l’affare Noemi sta giocando un ottimo ruolo di distrazione, piuttosto che lasciarsi andare a simili, inutili, cadute di stile.
Non sono d’accordo, Anna.
È vero che l’uscita di Franceschini non ha alcun significato «politico», nel senso che non fa progredire il discorso pubblico in nessuna direzione fruttuosa; ma non credo affatto che le sue parole abbiano tirato in ballo in alcun modo i figli di Berlusconi, né che abbiano ingerito nella sacralità degli affetti familiari di Berlusconi.
Ha chiesto «fareste educare i vostri figli da quest’uomo?», e questo per me significa: «al di là del suo successo personale, al di là della sua continuamente propagandata capacità di “vincere”, pensate che un uomo che fa le cose che fa lui potrebbe essere il padre o l’educatore dei vostri figli?».
È molto diverso, secondo me, dire «quest’uomo ha educato male i suoi figli, i quali sono certamente idioti».
Nelle parole di Franceschini di questo non c’è traccia, anche perché – tra l’altro – una delle cose che a me risulta sottintesa è che quest’uomo ha 72 anni, e che queste forme di delirio narcisistico-virilista appartengono al portato di una difficilissima età.
Per dirla tutta, la frase di Franceschini a me suonava come «fareste educare i vostri figli da un uomo apparentemente in situazione di così grave squilibrio?»
Il fatto che Battista abbia ripreso la citazione letterale di Franceschini non significa affatto che ne abbia dato l’interpretazione autentica.
Anzi, per me l’ha scientemente equivocata pur di poter dire quel che gli stava a cuore., e cioè che Franceschini era sceso in basso.
Ma siccome deve far vedere che è equilibrato – lui sì! – equanime e imparziale, ecco che alla bastonata contro Franceschini fa seguire un consiglietto all’amato Sire: «parla, o sire. Dici. Pronuncia “parole chiare”».
Come se le parole fossero veramente importanti; più dei fatti.
Ma questa è tutt’un’altra questione, e del tutto secondaria.
Concordo con te che la conclusione cui arriva Battista è sconcertante, come se le sole parole di Berlusconi bastassero a “stroncare l’imbarbarimento” della politica, come se, come dici tu, fossero più importanti dei fatti.
Mi deprime, però, terribilmente che tutto ciò che Franceschini riesce a fare sia dare valutazioni sulla capacità di Berlusconi di educare i figli. La risposta dei figli stessi indica che loro si sono sentiti tirare in ballo. A me non interessa nulla di queste persone nello specifico, ritengo però che in linea di principio un politico vada valutato per come fa politica, da qualunque parte si trovi. Inoltre penso che ci sarebbero ben altri argomenti, e ben più gravi, per fare campagna elettorale e attaccare l’attuale imperatore invece di scegliere un tema su cui poi sentirsi in dovere di fare marcia indietro. Mi pare una dimostrazione di grande debolezza.
La depressione mi rende molto molto dubbiosa sulla imminente scelta di voto…
Baci
Francamente non so neanch’io chi votare.
Ti dirò che il tono muscolare di Franceschini mi ha favorevolmente stupito; ma francamente mi pare un po’ poco per dar fiducia al Pd.
Penso che come al solito deciderò quando mi daranno la matita in mano, in base all’estro del momento.