Tags
Related Posts
Share This
consiglio di prenderne nota
Per confrontare le parole, la tracotanza e la propaganda con i fatti, almeno da qualche parte voglio che resti scritto.
Qui.
TERREMOTO: MARONI, NON CI SARANNO SPRECHI E BARACCOPOLI
(ANSA) – ROMA, 6 APR – Nella ricostruzione dopo il sisma in Abruzzo «non sarà possibile replicare situazioni del passato che hanno creato gravi ritardi, sprechi di risorse, e baraccopoli rimaste in piedi per anni». Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, intervenendo alla trasmissione Matrix-Tg5 dedicata al terremoto. Tutti i fondi, ha assicurato (non il minimo dubbio, l’Ansa; ndr) Maroni, «saranno controllati dalla Protezione civile e la ricostruzione avverrà in tempi rapidissimi».
Cara Federica,
ti scrivo stamattina dall’Aquila, dove sono dall’altroieri mattina per servizio: infatti il mio ruolo nello Stato (Stato che “qualcuno” vuole distruggere, in nome del trionfo dei privati, ma che ancora conta su gente che lavora in silenzio, e che lavora oltre gli orari ed al di là delle assurde pagliacciate di chi cerca di denigrarne il lavoro) comprende quello di logistic-man (ai nostri governanti di adesso piacciono tanto questi inglesismi) in regimi di emergenza di Protezione Civile…
Essere qui, Federica, mi dà la certezza di poter dire a tutti che qui è davvero un disastro immane, con più di mezza città a pezzettini e con un disorientamento generale di chi qui abitava: solo – e questo è un dato estremamente positivo – ci sono centinaia di Amici che stanno sacrificando tutto di sé stessi per tentare ogni cosa sia possibile… Io stesso, ieri sera, mi sono improvvisato cuoco a Paganica, nel campo allestito da un gruppo di Volontari di Roma… Ma, questa è piccola cosa: grande è invece ciò che fanno i Vigili del Fuoco – splendidi come sempre – e il Soccorso Alpino, e tanti, tanti: così tanti che non riesco in breve ad elencarli…
Mi piacerebbe raccontare tante cose, e in particolare il perché io sono tanto legato a questa Città, a L’Aquila… Dico solo che mio papà era solito – a metà degli anni ’70, appena pensionato – passare il mese di agosto qui, trasferendosi, con mia mamma, dall’afosa Roma al fresco di questa Città, negli anni in cui io ero appena agli inizi del mio lavoro, e ogni fine settimana lo raggiungevo, in un bellissimo Hotel che oggi si è letteralmente accartocciato su sé stesso, morto per sempre! Ricordo quei giorni felici in cui, d’estate, raggiungevo mio papà e mia mamma in quell’albergo di una città di montagna, in una suite che era propria dei tempi in cui “suite” non voleva dire una cosa di lusso bensì un appartamentino semplice disegnato per una famiglia…
Ho voluto ieri andare a vedere le macerie di quell’albergo, e ti confesso che non ho potuto trattenere che dai miei occhi colassero le lacrime: perché con quel gigante collassato a terra era collassata per sempre anche una parte della mia Storia di quando ero giovane e di quando mio papà e mia mamma c’erano ancora, ed erano allora felici… E ricordo le passeggiate con loro, a piedi nel cuore di quelle viuzze che da Fonte Preturo portavano quasi per incanto fin nel cuore dell’Aquila: fino alla piazza del Duomo e poi a San Bernardino, che oggi vedo mezza salva ma col suo campanile irrimediabilmente scomparso…
Ti chiedo perdono peri questo mio sfogo, cara Federica, e quindi vengo al tema che tu hai proposto: segnamo con certezza nelle nostre memorie le parole che oggi i nostri governanti pronunciano: voglio augurarmi che non sian solo frutto di un vieto presenzialismo o, peggio, della sola voglia di comparire perché sono in vista le prossime elezioni europee… Se chi oggi “infesta” L’Aquila lo facesse solo per questo, ebbene che sia maledetto! Ma se la presenza di Berlusconi, Maroni, Larussa & Company è davvero dedicata alla Solidarietà ed alla fattività, ebbene che la ricostruzione – appena finita l’emergenza – sia vera, immediata e ben controllata, sia in termini di costi che di aggiudicazione degli appalti!!!
Un caro saluto, Federica: non so se e quando potrò replicare, perché per ricaricare il notebook devo fare la fila, ma son felice di esser qui e di poter essere utile, nel mio povero piccolo, alla Gente che vive questa immensa tragedia…
Guido