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senza casa e anche maleducati. e noi così buoni
Copio, con il consueto dolore, e con il consueto invito a dare un’occhiata – oltre che al contenuto, agghiacciante – anche alla quantità di maiuscole.
AGENZIA DI STAMPA VERONA COMUNE – direttore responsabile Roberto Bolis
SENZATETTO IN CENTRO STORICO. SINDACO TOSI
“Solo la notte scorsa sono state 13 le persone che la Polizia Municipale ha allontanato dal Cortile del Mercato Vecchio.Ma quello che conta non è tanto il numero dei senzatetto seguiti dalla Ronda della carità, ma il loro comportamento spesso incivile e la quantità di lordure che lasciano nei cortili monumentali e nella adiacente Piazza Indipendenza utilizzata come succursale della doccia e del gabinetto”.
Lo ricorda il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, sottolineando che “i meritevoli operatori della Ronda della carità dovrebbero rendersi conto anche degli effetti non desiderati delle loro azioni caritatevoli e dare magari una mano a ripulire, cosa che invece deve fare l’Amia che impiega 3 persone e tre mezzi attrezzati al giorno per pulire con getti d’acqua e disinfettare la zona centrale della città e quella zona in particolare con un costo annuo per il contribuente veronese di svariate decine di migliaia di euro”.
“La categoria dei senzatetto, per i quali il Comune di Verona offre oltre 240 posti letto e numerosi interventi per contrastare l’esclusione sociale e la marginalità nell’ottica della reinclusione sociale della persona – aggiunge Tosi – ha subito una mutazione sociologica: ai clochard nostrani si stanno aggiungendo cittadini stranieri, per lo più provenienti dall’est europeo, che non sono dei soggetti disadattati o in difficoltà, ma sono spesso semplicemente persone dai comportamenti incivili e aggressivi che utilizzano le opportunità offerte dal nostro sistema assistenziale-caritativo per vivere meglio la loro situazione di inoperosa irregolarità”.
“Abbiamo già ricevuto numerose segnalazioni dagli abitanti di Piazza Indipendenza e della zona – conclude Tosi – e credo che anch’essi abbiano il diritto di poter vivere senza assistere dalle finestre o dalla strada a spettacoli indecenti e intollerabili in un paese (minuscolo!!!!!, ndr) civile.
Inoltre, la Polizia Municipale, nelle notti più gelide degli ultimi mesi, ha accompagnato nei centri messi a disposizione dal Comune diverse persone senza fissa dimora, ma dopo 24 ore erano già tornate in Cortile Mercato Vecchio “perché – alcuni dicevano – tanto le coperte arrivano ogni notte”.
Certo, questi sub-cittadini comunitari dell’est non hanno neanche l’obbligo di versare un fondo per pagare l’acqua necessaria a disinfestare i marciapiedi dopo la lordatura conseguente alla loro presenza ed ai loro innati o culturalmente appresi comportamenti quando divengono barboni. Che scandalo, tutti soldi che potrebbero andare alle associazioni pro-life autoctone…
Si narra che nella concessione del permesso di soggiorno per motivi di studioricerca la pubblica amministrazione verifichi che la copertura sanitaria privata contratta copra il rientro della salma. Del resto non si interessano. Mica vorremo spendere il pubblico denaro per rimandare indietro le salme, no?
Ma davvero costoro hanno la mattina il coraggio di confrontarsi con la loro residua umanità?
L’umanità non li riguarda, Dalovi.
Sono in pieno trip da «solo io ho il diritto di esistere».
E la gentile indifferenza con cui queste enormità prive di pietas vengono riportate sui giornali consente loro di essere ogni giorno più arroganti e più violenti.
Se dicendo – ipotesi – «poffarre» non hanno scandalizzato nessuno, l’indomani dicono «accidenti», e poi «perbacco», e poi «ammazza», e poi «capperi», «cavoli», «cazzo», «merda», «culo», «figa», «porcod..» eccetera.
Noi giornalisti facciamo i superiori, quelli che non si scandalizzano, e loro dilagano.