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la ferocia
Non saprei come dirlo meglio; perciò lascio parlare gli altri.
Qui parla – anzi: scrive – Giuseppe D’Avanzo.
Merita.
Anche se, secondo me, è perfino troppo ottimista.
Credo che la situazione sia peggiore.
Dice molto bene, D’Avanzo. Questa gente mira ai conflitti razziali. Facile prevedere le rivolte degli immigrati, come avvenuto in altri paesi.
Questa gente mira ai conflitti, mira a trasformare l’esclusione in terrorismo, mira a governare con la paura ed il terrore. Questa gente fonda il proprio potere sulla persuasione emotiva.
I diritti della persona – e siamo tutti persone – devono essere sempre garantiti e ben chiari. Con l'”esaltazione” di episodi di deprecabile violenza (ai danni di donne, anziani, indifesi), coloro che gestiscono la cosa pubblica vogliono gettare una pesante cortina fumogena negli occhi del popolo che dovrebbero rappresentare. Mi vengono in mente i prestigiatori e le loro “magie”, innocui giochi da palcoscenico. Solo che, in questo caso, nel caso della negazione di cure mediche ai clandestini, si tratta di un orribile tentativo di discriminazione, pari al simobolo della stella gialla sul petto degli ebrei. Sessanta e più anni fa. Ma allora, mi vien da chiedere, nulla o quasi è mutato? Continueranno a dire che esiste gente che non ha diritti perchè clandestina? I diritti si hanno a prescindere dallo stato di clandestinità. Qui è di umanità che si parla. Sono sconcertata.