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i segreti di pulcinella
In una città che secondo Wikipedia ha 93 mila abitanti, un tipo di tredici anni che si chiama Alfie ha una fidanzata di quindici che si chiama Chantelle con la quale ha concepito una bambina che si chiama Maisie Roxanne.
Mi sembra difficile che a Eastbourne ci sia ancora qualcuno che dubita dell’identità dei tre protagonisti di questa vicenda.
Tanto più che il Sun riporta (storia e) foto in cui tutti e tre – babbino, mammina e figlioletta – hanno la faccia perfettamente visibile e non schermata da nessun gioco digitale di pixel.
Tutto questo per dire che la foto di Lee Thompson che – presa dal Corriere.it – illustra questo post, è senz’altro pubblicata con tutti i crismi della nostra Carta di Treviso, che tutela la non riconoscibilità dei minorenni protagonisti, volontari o no, di fatti di cronaca; ma in tempi di Internet questo rischia di non bastare.
Non invoco – ovvio – più censura.
Voglio solamente dire che la vita riesce sempre a essere più varia di come si era immaginato.
Che dà sempre nuovi motivi per farci capire che non potremo mai governarne fino in fondo il flusso.
Cosa che d’altra parte suggerisce anche la storia in se stessa.
Consiglio di leggerla, sul Sun.
E di vedere le foto.
E di notare che le famiglie dei due genitorini vengono pesate in base alla casa, al lavoro, al numero di figli.
È un interessante spaccato di classismo a metà tra il feroce (un vicino di casa di Chantelle che si chiama – ironia della sorte – John Holmes ma ha 90 anni, dice che un po’ di gente si lamentava dei party rumorosi che si facevano in quella casa) e il condiscendente (i servizi sociali – ah, l’amore! – promettono un «costante monitoraggio» della situazione. Okay. Non citerò più «Ladybird Ladybird, va bene…).
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