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i figli mi amano più della repubblica
(…) «Si figuri, senatore, che io pensavo di affidare commosso una lettera autografa ai miei cari. Una paginetta con la mia grafia mancina, che si sarebbe chiusa con un sommesso “vi voglio bene”. Sicuro che loro vorranno sempre e comunque il mio, di bene. Certo più di lei, senatore Calabrò. E persino più della Repubblica.
Mi congratulo, comunque, senatore Calabrò. Perché in poche pagine che trasudano disprezzo per la vita umana vorreste farci credere che la tutelate. Perché ci rubate la libertà illudendoci di darcela. Perché perché avete scritto una legge che alimenta già dentro di sé il tacito consiglio di violarla. In privato, s’intende».
Marco Cattaneo parla della cosiddetta «dichiarazione anticipata di trattamento».
È un bel post, sì.
Grazie, Andrea.
Ho ricevuto la mail che segue. Ho sottoscritto l’appello e ho pensato di metterlo qui.
Bacio
Oggetto: IGNAZIO MARINO – APPELLO PER IL DIRITTO ALLA LIBERTA’ DI CURA
Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l’idratazione e l’alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l’ultima parola. Qual è allora l’utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure palliative, all’assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.
Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l’appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo sul sito http://www.appellotestamentobiologico.it: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini vogliono essere liberi di scegliere.
Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l’appello,
Ignazio Marino