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una che non ha il diritto alla faccia
Non ho saputo resistere.
Questo video spiega molte cose.
Ma io continuo a domandarmi perché per una ragazza sia interessante:
a) «piacere al pubblico maschile» (pubblico? La vita che cos’è? Un passaggio sul palcoscenico?);
b) essere ritenuta «una con le palle» ;
c) andare sotto i ferri in anestesia generale e rifarsi il seno per farlo diventare smisurato.
Niente contro la soddisfazione che deriva dal fatto di essere o di sentirsi belle.
Ma è possibile che l’idea di mondo di una ragazza di 21 anni sia solo collegata alla sopraffazione, alla vittoria di un trofeo, all’inchino al potere degli occhi (e non so di che altro) di un uomo?
Possibile che non ci sia neanche una fibra, in quel cervello, che desidera cambiare il mondo invece che la misura delle proprie magliette?
Ah.
La foto non ha faccia per due motivi.
a) innanzitutto, sembra che a lei interessino solo le sue tette, e io sono stufa di donne che buttano avanti il busto e poi cercano di convincere il mondo che loro «cioè, non è che perché sono bella e c’ho le tette grosse vuol dire che sono scema, anzi io cioè sono la prova che si può essere belle e intelligenti»;
b) in secondo luogo, il diritto a far vedere la faccia lo conquisterà solo quando si sarà rifatta anche là.
Altrimenti non c’è gusto.
Tu non capisci. Lei è “fuori dagli schemi”.
C’è un’altra cosa che vorrei aggiungere, da “maschio”.
A me, di accarezzare un seno pieno di silicone mi vengono i brividi. Mi sembrerebbe come eccitarmi sfregando le sigillature del box doccia.
Oppure: come accarezzare una bambola di plastica. Ma forse è proprio questo che si vuole: corpo di plastica, pensieri di plastica.
L’interesse ad un corpo finto, di plastica, inesistente, virtuale, mi pare l’altra faccia del disgusto e della paura del corpo vero, fisico, di carne.
ciao, cometa
Sono d’accordo.
Chissà cosa succede se l’avventizio di una di queste ragazze ha i piedi che puzzano.
si sta pensando ad un trapianto di piedi in plastica: non fanno mai male e non puzzano
Ottimi per i feticisti, vero!
Hanno le unghie laccate incorporate: smalto trasparente per lui, rosso o nero-fetish per lei.
fede, sei una grande! ma sai qual’è il problema? che un buon numero di ragazze non hanno solo l’obiettivo principale di aumentare taglia di reggiseno o di labbra, ma sono dannatamente convinte che gli unici maschi cui possono concedere considerazione siano quelli con i soldi. e questo, in assenza di genitori che riportino sui giusti binari le aspettative filiali, fa letteralmente venire i brividi. se non altro pensando a quando queste “donne” diventeranno madri: cosa insegneranno alle loro figlie?
Quello che hanno imparato dalle loro madri.
Cioè a farsi fare le tette grosse.
A conquistare l’ambìto trofeo di rendersi interessanti agli occhi di qualche sedicente maschio che si pretende «maschio alfa».
A dimenticare completamente il fatto che la femminilità è conquista graduale che esige esperienza di vita e silenzio.
E grazie per il complimentone.
😉
Già, soprattutto se “l’ambito trofeo” prova interesse solo se una ha le tette grosse e l’aspetto di ventenne, venticinquenne al massimo. Quando la vita avrà fatto un’altro po’ del suo percorso e qualche anno sarà passato il loro bel “maschio alfa” proverà lo stesso interesse ma per qualche altra.
…a proposito di madri…
ve la ricordate… come si chiamava…. la stagista di Clinton, quella che dopo il sesso orale con lui aveva tenuto il proprio abito in freezer per ben conservare il seme presidenziale, così da poterlo efficacemente analizzare poi?
Beh, il piano non era originale.
L’aveva già fatto SUA MADRE! (con Josè Carreras, poi… bah!)
Gradus ad Parnassum!
Non credo che loro riescano ad immaginarsi adulte, anziane o addirittura vecchie.
Ma davvero?
Io non me lo ricordavo!
S-p-a-z-i-a-l-e!!!
😉