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glielo darei io un bel kebab
Per carità: i voti son pochi.
Ma il risultato è sconvolgente lo stesso.
C’è qualcuno che può pensare che estromettere la cucina etnica dal centro di una città italiana abbia un senso.
C’è qualcuno che coltiva un livore così acre verso gli stranieri da volersi solo vendicare di non si sa bene quali torti.
C’è qualcuno che si percepisce così volgarmente superiore da credere che tutto il resto sia merda.
C’è gente a cui piace che un Comune dica che l’interno dei locali dev’essere «elegante».
Come se, tra l’altro, l’idea di eleganza potesse essere una e una soltanto.
Ma cosa diavolo hanno insegnato i genitori, i nonni, le maestre, i professori?
Pensa un po’ applicato nel 1700 oggi non avremmo roast-beef e beef-steak (che dalle mie parti, come bistecca alla fiorentina, è divenuta piatto tipico e caratteristico).
Comunque quella sopra è l’eccezione. La pizza e gran parte della cucina mediterannea è venuta dalle sponde meridionali del mediterraneo stesso. Ma forse, solo perché napoletana (e quindi intrinsecamente sudicia e maleducata) i governanti lucchesi presto bandiranno anche questa.
Ma questi lo sanno che la farinata con cavolo nero ed i fagioli borlotti se la son presa da fuori? o credono che i fagioli e il mais siano sempre cresciuti in garfagnana?
La paura che mostrano, la tutela intesa come oppressione e soppressione, l’assenza di una cultura, il non volere vivere oggi a partire dalla nostra storia per costruire il domani fanno la cifra di questa roba, di qualche ministro, di quel che dicono al telefono e di come lo dicono.
Sai il passo dal giudizio sugli abiti delle ragazze per strade (con cui multare le prostitute) al cibo “etnicamente puro” non è così lungo.
Finirà che a furia di pretese autoctone si mangeranno gli uni le carni degli altri
…beh sì …che il destino sia l’estinzione mi par scontato