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e se giulietta fosse una zoccola?
L’ho vista qui, mi piace, la metto.
La vignetta.
(Antefatto per i non veronesi o per i veronesi meno informati: il più recente, che si sappia, pestaggio veronese è avvenuto a danno di una ragazza che non aveva gradito i cori nazisti – e i cori abituali del tifo dell’Hellas Verona – di un gruppo di ragazzi i quali hanno pensato di tirarle addosso un posacenere).
L’ho visto qui, mi piace, lo linko.
L’articolo.
È una situazione disperante.
Ah.
Il sindaco – dimenticavo – ha sostenuto che questi che vanno in giro a picchiare screditano:
a) l’immagine della città;
b) l’immagine della tifoseria dell’Hellas Verona.
Non me lo sto inventando: è vero.
L’ha detto davvero.
D’altra parte, quando Nicola Tommasoli era stato ucciso a botte, il sindaco aveva detto che «Verona non c’entra, anche perché gli arrestati vengono dalla provincia», a parte uno.
Per l’autore/autrice della vignetta: se per motivi suoi di qualunque tipo non vuole che il disegno sia pubblicato qui, me lo dica e io lo toglierò.
Mi accorgo di saperne davvero poco, di Verona. Mi chidevo: da dove deriva, storicamente, tutto questo neofascismo/nazismo? C’e’ un fattore che spieghi perche’ Verona, e non -faccio per dire- Ferrara, o Mantova? (se hai voglia e tempo)
Me lo sono domandato tante volte, ma una risposta che fosse fino in fondo storiograficamente soddisfacente non l’ho mai trovata, anche perché forse non l’ho mai saputa cercare.
Un epifenomeno storicamente prossimo è senz’altro la Rsi, e andando ancora più indietro uno potrebbe scovare il dominio austriaco.
Alcuni sono suggestionati dall’accoppiata forti militari austriaci-chiese e cattolicesimo.
È vero che Verona è come se non fosse Veneto stricto sensu, sia pure senza essere ancora Lombardia.
Mi rendo conto che detto così sembra gratuito e ingiustificato, uno slogan televisivo.
Però – la butto lì – a Verona non c’è mai stata, per esempio, altro che l’eco – anche forte, per carità; ma era un’eco – della gloriosa tradizione del sindacalismo Cisl che ha costruito le relazioni sindacali e informato di sé le relazioni politiche nel Veneto orientale, da Vicenza a Venezia.
Poi uno dovrebbe anche capire meglio il ruolo della Dc, qui a Verona.
Che le correnti sotterranee nere fossero forti lo dimostra la lunga serie di episodi che l’hanno resa momentaneamente visibile, da Ludwig in avanti.
Ma occorrerebbe forse capire quale sia stato il terreno sul quale era riuscita la Dc ad agire con successo per rendere periferiche, marginali – sotterranee, appunto – e sostanzialmente illegittime queste correnti, estromettendole dal discorso pubblico.
Non so.
Però che la città sia sostanzialmente fascista, «nera», esclusiva (nel senso di «che esclude»), chiusa e repellente (nel senso di «capace di respingere con efficacia») al minimamente diverso, a me che ci vivo sembra un dato di fatto.
Indipendentemente da qualunque pretesa di collocazione nell’olimpo del volontariato.
Tra l’altro mi sembra assai curioso anche il modo che qui c’è di intendere la parola «dignità».
È «dignitoso» chi sottotraccia, senza far rumore (è maleducazione), senza rivendicare esplicitamente (è mancanza di rispetto del potere), senza rabbia (significa maldisporre le autorità verso di te, e non conviene), riesce a far la cresta su quel che ha.
Hai presente i bambini che vanno a far la spesa per la mamma e si tengono un soldino una volta, due soldini la volta dopo e tre soldini la volta ancora successiva?
Ecco.
Qui la dignità è questa cosa qui, a me sembra.
Il riconoscimento dl proprio status di servi come un dato di fatto immutabile, e quindi la ricerca furbesca e mascherata del proprio vantaggio singolare, mai collettivo.
C’è una totale indisponibilità a pensare se stessi come parte di un gruppo che può avvantaggiarsi insieme di una cosa qualunque.
Tant’è che la linea politica sulla quale tutti, paradossalmente, si trovano d’accordo è quella del «lasciateci fare il cazzo che vogliamo purché nessuno ci rompa le palle».
Ma riconosco che in quest’ultimo pezzo c’è dentro un mio personale punto di vista che può essere non condiviso.
grazie per la tua risposta.
Figurati!