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Se fate i bravi, vi dirò anche da dove arriva.
Per ora, vi basta sapere che non l’ho fatto io: è tutto vero, autentico.
Sì.
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda. 
oddio, che cos’è ‘sta vaccata? non posso crederci, abbiamo toccato veramente il fondo del fondo. ora dal barile non c’è veramente più nulla da grattare… sto preparando le valigie, mi prenoteresti un volo per il burkina faso? sola andata, grazie…
Bello, vero?
Ma l’hai letto?
«Travaglio è pericoloso…».
«La separazione delle carriere…».
«Sono scoop da miserabili…».
È una meraviglia.
I charter per il Burkina Faso sono completi.
Forse puoi chiedere a Berlusconi se ti noleggia uno dei suoi aerei privati.
vabbè, allora la chicca “travaglio è una persona con dei problemi”, dove la mettiamo?
lo vedi? sei superficiale…
ma li mor…ci loro!!!
È gente sensazionale, questa.
Sono maggici.
…ma la signora iannini non era per caso seduta ad un bar in cui molti anni or sono una microspia permise di raccogliere qualche informazione sul Lodo Mondadori? …ricordo male?
Sì, era al bar Tombini e scoprì, insieme ai colleghi magistrati con cui prendeva il caffè, la microspia che aveva piazzato la procura di Milano che indagava sul giudice Renato Squillante.
Fu la scoperta di quella microspia, secondo alcuni, a consentire a Squillante di capire, chiedendo informazioni ad altri colleghi ancora, quale fosse la procura che indagava su di lui e perché.
Però a me non risulta che la Iannini sia mai stata indagata per alcunché, in questa vicenda: prendeva il caffè con amici, scoprì insieme a loro una microspia e stop.
Da quale parte politicamente si collochi mi pare evidente, e per me questo è sufficiente a trar le mie conclusioni, ma sono conclusioni che non hanno niente a che vedere con il penale.
Chissà perchè, ma ho sentito la necessità di controllare di avere il plasil a portata di mano…
Plasil 4.000.000 di milligrammi, immagino…
Ora pero’ ci devi dire dove hai trovato questo monstrum!
Trattasi di rivista denominata «Nea» e sottotitolata «Il nuovo parla al femminile», diffusa in abbinamento a Libero, edita da quella Golfarelli editore che:
– già altri prodotti destinati a target simile ha dato alle stampe (se n’è parlato anche qui sul blogghetto;
– risulta affiliata alla Confindustria.
In copertina, vestita di rosso come un diavoletto, c’è lei, l’enorme Daniela Santanchè, che parla di un argomento che desterà la curiosità inesausta di milioni di persone: «Il mio impegno per l’Italia» (che uno vorrebbe dirle: «Scusa, santy, potresti evitarlo quest’impegno? Ti prego ti prego»).
In copertina, il numero è così «sommariato»:
Politica
La forza delle idee
Il coraggio per affermarle
(un coraggione, dico io)
Nea inviata speciale
in casa Vespa-Iannini
(ed è il fotoromanzo di cui al post)
Donne di professione (vietato fare battutacce)
Io, avvocato, medico, notaio (eccetera: questo lo scrivo io)
Genealogia
del potere donna (il potere donna, eh)
Le leader
di Confindustria (strawow)
All’interno, oltre a molte cose di cui forse dirò, di Dany Santy si spiega: «Sfide e obiettivi di una donna da sempre decisa a conquistare il posto che le spetta nel mondo»; che se magari ci mettevano un aggettivo tipo «bel» (posto che le spetta nel mondo), o «brutto» (posto che le spetta nel mondo) era un po’ più chiaro…
Ma cavoli, anche voi, però: è o non è fantastico, il fotoromanzo?
Oh, si’, fantastico. L’ho letto di prima mattina: mi ha messo di buon umore e dato quella carica in piu’ per affrontare gli impegni del giorno. Fantastico.
Adesso che ce lo dici, sì. Probabilmente è davvero fantastico. Me lo stampo, sicuramente, e domani mattina me lo rileggo appena alzato e poi vi racconto se ha fatto l’effetto che credo. Per precauzione terrò il plasil a portata di mano.
Eccellente. Funziona davvero. Anche se il meglio fu un famoso fascicoletto che mister B ci fece gentilmente recapitare a casa qualche anno fa.
Segnalo un “Dossier Veneto” uscito oggi in accoppiata col Giornale, sempre edito dalla Golfarelli (ma questa è un’operazione in grande stile: perché nessuno ne parla???).
In copertina foto di Brunetta con occhiale a mezz’asta.
Titolo: “L’Italia che lavora” (che non è male: noi buoni, noi belli, noi operativi, noi che portiamo il mondo sulle spalle, voi che siete parassiti).
Sommarietto: “RITORNO ALL’EFFICIENZA E AL MERITO” eccetera (con riferimento d’ordinanza all’orrenda locuzione vomitogena “sistema Paese”).
Ebbene.
RITORNO all’efficienza e al merito???
Ma quand’è che c’è stata la fase alla quale Bruny e i Golfarelli (sempre associati Confindustria e Compagnia delle opere) vogliono farci tornare?
Sotto il fascismo?
Mah, almeno per quanto riguarda il nordest penso più all’Austriaungheria e a Ceccobeppe.
Boh…
Io non c’ero.
Non ne ho idea…
😉