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lui fa delle telefonate…
… e a noi questo basta per essere tranquilli e ottimisti.
La crisi non c’è.
È tutto nelle nostre mani (e nella sua cornetta).
D’altra parte, com’è scritto qui,anche altra gente fa delle telefonate, e lui si deve pur difendere: «“I direttori dei giornali”», ha denunciato Berlusconi sostenendo di essere stato travisato in occasione della conferenza stampa di fine anno», (e l’uso del verbo «denunciare» è francamente inquietante per l’assenza di ogni possibile distanza critica, per l’assunzione automatica e servile del punto di vista del parlante) «“si sono telefonati e hanno deciso di montare la panna e hanno fatto disinformazione. Una parte specifica della Costituzione”, ha insistito Berlusconi, “può cambiare ma si deve avere il consenso di tutte le forze politiche. Non ho mai detto che vogliamo cambiare la Costituzione da soli. Lo faremo da soli se vi saremo costretti per un comportamento irragionevole dell’altra parte”».
Cioè, praticamente: lui non ha mai detto che cambia la Costituzione da solo.
La cambia con l’opposizione, a patto che l’opposizione sia ragionevole.
Le patenti di «ragionevolezza» le dà lui.
Siamo a questo.
Uno che si fa la plastica, si abbronza per finta e diventa color terracotta, e si mette il lucido da scarpe sui peli della testa dà le patenti di ragionevolezza.
Secondo me alla fine deciderà che l’opposizione non è ragionevole.
Ma sono gli altri che «montano la panna».
Ovvio.
Io vorrei tanto che stesse zitto.
Silenzioso.
In disparte.
Che telefonasse a chi ca*** vuole ma senza dirlo alle agenzie.
E che se anche lo dicesse alle agenzie, le agenzie rispondessero «ecchissenefrega».
E che se anche le agenzie non dicessero «ecchissenefrega», a dire «chissenefrega» fossero i giornali.
E che se anche i giornali non dicessero «ecchissenefrega», a dire «chissenefrega» fossero i giornalisti che devono mettere in pagina quelle telefonate.
Io non ne posso più di questo che dice e che s-dice, parla e s-parla, aggiunge e toglie, conta e s-conta, puttana e s-puttana, urla e sussurra, fa il duce e fa il babbo, fa il nonno e s’incazza, deraglia e si riallinea, fa il nazista e fa il moderato, fa il piduista e il socialista, mente e s-mente…
Io da uno così non farei amministrare il mio condominio. C’è chi l’ha considerato degno di fare il presidente del consiglio.
E’ pazzesco.
Non so capacitarmene.
Ho appena finito di mettere a misura i pezzi nella pagina di politica. Erano aggiornati fino all’ultimo secondo, e – in relazione alle affermazioni di questa lattina di cocacola – riportavano grosso modo che:
a) il presidenzialismo non è in agenda, e l’equivoco è nato per colpa dei direttori dei giornali;
b) la giustizia verrà dopo il federalismo (il contrario l’aveva sostenuto ieri, e forse lo sosterrà domani, dando la colpa a me e ai miei colleghi di aver capito male);
c) LE RIFORME LE FARANNO CON TUTTI, come scrivevo anche qui nel post, A CONDIZIONE CHE L’OPPOSIZIONE SIA RAGIONEVOLE.
Bene.
Avevo già scritto ore fa qui sopra che secondo me lui avrebbe deciso che l’opposizione è irragionevole (per il solo fatto d’essere opposizione e non maggioranza, forse: a uno come lui deve sembrare un motivo sufficiente).
Ecco ora arrivare un crocettato Ansa:
ZCZC0314/SX4
WPP60166
B POL S0A S0B S04 NIE R64 XQKI
++ BERLUSCONI, DIALOGO POSSIBILE SOLO CON DIVORZIO PD-IDV ++
AUSPICO CONFRONTO MA SONO PESSIMISTA
(ANSA)
++ BERLUSCONI, DIALOGO POSSIBILE SOLO CON DIVORZIO PD-IDV ++
AUSPICO CONFRONTO MA SONO PESSIMISTA
Mi sfugge la necessità del crocettato.
Ma devo COMUNQUE rimettere a posto la pagina.
Se almeno a una certa ora andasse a dormire.
Ovviamente, lui sa che se parla tardi l’ultima parola è la sua e nessuno reagisce.
Sui giornali lui farà il titolo e gli altri ciccia.
E io a fare il suo gioco.
Ah come mi sento BENE, proprio.
Ah come mi piace essere utilizzata come un amplificatore in questo modo.
Ah com’è piena di senso la professione del giornalista.