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corriere style veneto (o dell’epidemia del lusso)
È notte.
Andrei a letto, ma non posso farlo senza aver dato una notizia.
Dopo Corriere della Sera Style Magazine…
… dopo Corriere Style Piccoli…
… oggi, insieme al Corriere di Verona, mi arriverà in mazzetta l’ultimo cucciolo della covata più trendy dell’editoria da supersalotto vip: signore e signori, nasce Corriere Style Veneto!
Tremo al pensiero delle mille mutazioni che del virus «Style» già si stanno preparando per noi. Vorrei un vaccino, grazie.
Comunque. Lo leggerò e vi saprò dire.
Ma temo che sarà un piacevolissimissimo viaggio attraverso le bla eccellenze di bla una regione la cui cultura bla e la cui imprenditoria hanno bla dato al Paes… zzzzzzzzz
zzz
zzz
zzz
NO! non puoi addormentarti sul più bello!!! dai, ti prego! illuminaci d’immenso!!!…
posso continuare?
“Le sedie insegnano ai progettisti a misurarsi con le regole e le dinamiche del corpo, toccando con mano l’essenza stessa del design: un continuo, e stringente, sottoporsi alla prova dei fatti.”
basta così?
zzzzzzzzzzzzz
ho detto: basta?
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz……….
perchè sei così pessimista Federica? ho visto che il Movimento Turismo del Vino Veneto (dacci un’occhio http://www.mtvveneto.it) ha lanciato il Veneto Style da qualche mese, e almeno per quanto riguarda l’enogastronomia,a giudicare da quanto ho visto per la giornata di San Martino in cantina, posso dirti che la cosa funziona! e non è affatto noioso, ma anzi, secondo me è stata una giusta trovata per cercare un fattore di differenziazione dalle altre regioni!
Benvenuto, Info.
Il problema non è che Style o i succedanei di carta o non di carta siano noiosi.
La questione è che questa fioritura di riviste e iniziative destinate a gente che vive nell’Olimpo o arranca perché ci vorrebbe disperatamente andare a vivere accredita l’idea che esista un universo alternativo, un mondo in cui son tornati i servi e i padroni, in cui i ricchi molto alla moda (e pure cafoni) dettan legge e gli altri che si fottano.
Il problema, Info, non è il vino, né che il vino sia noioso.
Il problema è che con queste cose la Rivoluzione francese finisce nel water.
Non so se tu abbia letto le varie puntate di Universi paralleli, qui sul blog.
D’altra parte, non è obbligatorio.
Ma se hai voglia di leggerle, là capirai perchè io la pensi così.
Non è pessimismo.
È realismo.
Quanto al fattore di differenziazione dalle altre regioni, perdona, ma è un tipo di argomento che – refrattaria come sono a ragionare in termini di marketing territoriale – considero del tutto irrilevante, se non addirittura fuorviante rispetto alle cose che a me sembrano importanti nella vita.
Ciao, e scusa la franchezza.