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universini parallelini
Notizia numero uno: oggi è uscito Corriere della Sera Style Magazine. Mi ci dedico domani, salvo imprevisti.
Per ora, ci basti sapere che in copertina si possono leggere perle come questa: «In società: quelli della neve fresca».
Notizia numero due, segnalata:
a) su una fascetta rosso-bordeaux della copertina di Style, e
b) a pagina 29 del quotidiano in edicola oggi.
La notizia, signore e signori, è questa: «Nasce Style Piccoli»!!!
Prima che corriate a prendere il Valium per placare la sovreccitazione, lasciate che vi legga il catenaccio del titolo con cui il quotidiano di via Solferino diffonde la buona novella: «Dai consigli dello chef, ai viaggi insieme, alle idee dei designer: gli indirizzi e gli itinerari».
La rivista – che costa 3.50 euro, tipo settemila lire – è dedicata ai bambini al di sotto dei 12 anni.
Il target di Topolino, insomma. Ma quello di fascia caca-ca*** (dei tre asterischi, due sono consonanti uguali, il terzo una vocale).
Per dire.
Nel primo numero, «il designer e architetto Fabio Novembre apre per Style Piccoli la stanza-nido che ha creato per la sua bimba di quattro anni, Verde. Un’ispirazione anche per chi designer non è».
Peccato che sia un trimestrale.
Fosse stato un mensile, mi sarebbe tanto tanto piaciuto leggere del designer Fabio Dicembre che apriva per Style Piccoli la stanza-nido che ha creato per il suo bimbo di quattro anni, Marrone.
(E chissà com’è il nido di Beige Gennaio).
Naturalmente, i lettori di Style sono anche generosissimi: il dieci per cento del prezzo di copertina di ogni numero verrà devoluto all’associazione 7° Piano dell’Istituto dei tumori di Milano.
A questo punto si impone una scelta morale.
Vedete voi se conviene mandar direttamente di persona dei soldi all’associazione o sciropparsi cose come questa: «E’ un po’ come una mamma, Style Piccoli. Quelle che con il passaparola si danno le informazioni essenziali. E cos’, se il bimbo già manifesta capacità calcistiche, o la piccola in punta di piedi sogna il tutù, il giornale trova indirizzi (testati e sicuri) e persone da contattare per realizzare il sogno nel cassetto. Così i genitori sanno dove andare, come iscrivere, quanto pagare, con chi parlare per vedere felice l’aspirante pulcino di Inter, Milan, Juve, o la futura étoile (o Billy Elliot, perché no?) scaligera» (o madonna).
Il direttore, una bella trentanovenne, ci informa che il suo «è un giornale trasversale che vuole parlare a tutte le famiglie».
Signora direttrice, un appello: per favore, non parli alla mia.
La prego.
Per cortesia, neppure alla mia.