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quel fine bibliofilo di dell’utri
Secondo Dell’Utri:
– nell’antimafia «il rapporto tra costi e benefici» è «assolutamente sproporzionato» (contromisura: se hai un milione di euro da investire, ipotesi, è molto meglio investirlo nelle cosche, perché lì il rapporto costi-benefici è un po’ più equilibrato);
– l’antifascismo è un concetto obsoleto (contromisura: porta il tuo vecchio fascismo da Euronics: te ne daranno uno nuovo, scontato, e lo pagherai a rate!);
– e i conduttori del Tg3 sono un po’ troppo cupi, con espressioni che non diffondono il prescritto ottimismo (contromisura: licenziarli e sostituirli con le icone di gmail).
È molto preoccupante quando dire tutte queste cose diventa lecito, tranquillo, normale.
Assai più che semplicemente molto preoccupante, in realtà: il segno di una totale assenza di anticorpi.
Di ritorno da un viaggio di lavoro, ho appena ascoltato al TG3 (sì, proprio quello che sarebbe troppo “dark” per l’uomo che l’11 dicembre 2004 è stato condannato dal tribunale di Palermo alla pena di nove anni di reclusione per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Dark, sarà, forse: ma che per me ancora fa informazione, forse un po’ di parte ma assolutamente non mai “addomesticata” da nessuno).
Ebbene, non avrei molto da dire, più di ciò che la stessa Berlinguer ha risposto di suo a quelle arrischiate parole…
Aggiungo solo che se vedo qualcuno che “sorride” sempre, anche quando ci sarebbe da piangere, penso a quello che nel mio paesino era proprio per questo considerato lo “scemo del villaggio”: io la vedo così, ma troppa gente ancora si fa ingannare da chi ridacchia e mostra il lavoro del suo dentista fin oltre l’umana misura, a giustificazione che “tutto va ben, madama la Marchesa”…
Però, stasera, ciò che mi colpisce e mi commuove di più – e mi perdonerà Dell’Utri se non dò altro seguito alle cose, banalissime, che ha detto – sono le parole che ho sentito su Enzo Biagi, di cui ricorrre oggi l’anniversario della scomparsa…
Un groppo alla gola mi ha preso, e ho ripensato ad una voce chiara, mai urlata né mai faziosa, che anche alla gente semplice sapeva far capire ciò che accadeva attorno a lei… E ripenso agli “editti bulgari” che ce ne privarono per anni: solo Dio, quello immanente e scevro dalle mercificazioni, potrà sanare questa mancanza, di cui dobbiam ringraziare chi non ammette che voci si levino in aria che non siano a lui asservite…! Ma se esiste Giustizia, esistono anche le maledizioni…!
Ovunque tu sia, Enzo, mi auguro che tu stia ancora scrivendo, lassù, le cose mirabili che leggevo fin da quando ero solo un imberbe studentello… E mai nessuno mi convincerà che – oggi – fosse giusto che solo il TG3 ti ricordasse…!!!
Guido