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l’idea di david su «due colonne»
David Lognoli, ricercatore Cnr che ha scritto «Ricerca precaria» (Lulu editore), un libro che in questi giorni è di grande attualità, scrive sul suo blog di aver letto il mio romanzo «Due colonne taglio basso» (cliccare sull’immagine per vederla più grande).
La sua opinione sul libro coglie alcuni aspetti che io ho sentito molto, non solo mentre scrivevo la storia: «Qui sta la vicenda e l’interesse», scrive David, «quello oltre la vicenda gialla, del libro. Tra alienazioni, nefandezze, piccole resistenze, grandi collaborazionismi, destrutturazione del lavoro, responsabili irresponsabili».
È il presupposto analitico su cui il libro è nato. Naturalmente, quel presupposto analitico era diventato sofferenza, emozione, bisogno di raccontare, e (con tutto il rispetto per i dolori del mondo, quelli connessi al tragico e non al semplicemente doloroso) pure dolore: altrimenti non ne sarebbe uscito un romanzo, ma un (patetico?) trattatello.
Perciò ringrazio David per aver saputo leggere queste cose.
È per me una grandissima soddisfazione.
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