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About Me
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda.
il paese dei buoni e dei cattivi
l'avvocato g
due colonne taglio basso
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Cioè? …vado di fretta e non posso controllare …il titolo di Repubblica è un TUO FOTOMONTAGGIO, vero? …è un errore di Repubblica (beh dai dimmi di sì, ci sta tutto…)? diversamente spero solo che Berlusconi abbia smentito prima di averla fatta quella dichiarazione!
abbronzato? ABBRONZATO? silvio, ti prego: puoi tacere finchè morte non ci separi???
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/11/berlusconi-obama.shtml?uuid=744af96a-ac1a-11dd-973e-972f29d64572&DocRulesView=Libero
Io conosco uno piccolo vecchio e rin*******ito (o forse è l’alzheimer?) e questo non gli impedisce di andare d’accordo con Putin (o forse l’aiuta?).
Misteri della vita.
No, Dalovi: è tutto assolutamente autentico!
Quando arriva un notizione, Repubblica.it fa questo rigone in stampatello maiuscolo rosso.
Poi, quando la notizia si “riciccia” di più elementi, il rigone rosso scompare e la cosa viene rubricata come una notizia simile alle altre, col titolo blu e il testo in nero.
Quella che vedi in questo post è la foto che ho scattato nel momento in cui la notizia era appena arrivata a Repubblica.it
Aldo, che ti devo dire?
Ce lo dobbiamo tenere, sembra.
Certo che lui – quello basso, dico – può anche andar dicendo che le ragazze gli fanno un sacco di cosette, ma nessuna donna – nessuna, ne sono sicura – lo abbraccerà nel modo tango” in cui Michelle ha abbracciato Barack.
Lui – quello piccolo, dico – ha perso il treno della sensualità e del fascino dalla nascita.
Se esercita – meglio: se ha massivamente esercitato in passato – è perché il soldo aiuta – come dire? – a diversificare gli investimenti.
IL COLORE DI OBAMA?
Obama è nero? Un poco, ma sicuramente non è un afro americano per cultura … solo un poco per colore. Sua moglie invece è proprio nera (culturalmente che è quello che conta). Tutta la stampa europea, senza eccezioni, si concentra sul colore della pelle che significa veramente poco. Gli americani ci fanno meno caso. Obama sarebbe stato eletto anche se bianco e Hilary se fosse stata un maschio. Sarebbe ora di concentrarsi, senza provincialismo, su quello che Obama dice e intende fare. Non ha un programma ambientalista efficace e questo mi preoccupa, per esempio. Potrà gestire le guerre e la politica intenrnaqzionale meglio di Bush (ci vuole davvero poco), ma non aspettiamoci miracoli o meghiste matabolè (grandi rivolgimenti). Clinton è stato un grande presidente, ma in Europa sembra che abbia passato il suo tempo alla Casa Bianca in piacevoli sollazzi. Veramente del colore di Obama importa poco a molti ormai, l’integrazione razziale negli USA è molto avanzata e
le discriminazioni di oggi sono di classe sociale e di cultura. Ci si dimentica che se Obama è il primo presidente nero, di neri, asiatici, nativi ecc. Washington, il Cogresso e la Casa Bianca sono pieni così come governatori e Sindaci di grandi e piccole città.
LE ELEZIONI AMERICANE
Credo che sia interessante notare che negli USA il 4 novembre non s’è votato solo per il Presidente della Federazione, ma anche per 153 referendum statali e un numero imprecisato (oltre 100,000) referendum locali. Se vogliamo davvero ispirarci alle democrazia americana dobbiamo tenere conto anche di questo e non (per esempio) boicottare ogni referendum possibile e immaginabile (vedi Dal Molin) e soprattutto permettere le preferenze nelle liste così come è stato impedito sia dalla legge elettorale nazionale sia nelle elezioni fondative del Partito Democratico di Veltroni.
Perfino sulla CNN è finito quello con l’Alzheimer!
Riporto le testuali parole di un mio amico americano che ha vissuto 2 anni in Italia: “From Berlusconi I can believe anything. What a dumbass…”
ed una collezione di titoli sull’argomento:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/gaffe-berlusconi/1.html
Benvenuto, Corrado!
Saà vero che Obama è meno nero di Michelle, però il fatto che un presidente sia marroncino a me sembra comunque significativo.
Sulla legge elettorale hai ragione da vendere.
Andrea, è finito dappertutto! Anche su Drudgereport!
Sarà, ma io non sono sicura che siano gaffes.
Per me c’è un sacco di gente a cui queste cose piacciono. Le considerano cool.
Può darsi forse tra i suoi ma all’estero la cosa meno offensiva che dicono di lui è che bisogna fargli la tara.
Comunque, anche tra i suoi c’è qualcuno che tiene un silenzio assordante. Non fa più commenti sulle sue uscite e non si aggrega neppure al coro. Come se volesse rimarcare una certa differenza, almeno di stile se non politica.
(non dico il nome, ti lascio provare ad indovinare)
Sì, notavo anch’io, in effetti.
Quando la natura avrà fatto il suo corso, non ci resterà che sperare in quel silenzioso lì, per archiviare l’esperienza col nostro battutista.