Ricevo da Aldo (che ringrazio), e ritengo mio dovere diffondere, un eccezionale documento sull’indiscussa utilità dell’abitudine dello spelling.
Esse come Savona, Pi come Palermo, E come Empoli, Livorno Livorno, I come Imola, Enne come Napoli e G come Genova.
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda. 
Quel “Cagliari” finale e’ una lettera “C”?
(scherzo)
Sì.
Comune di C.
Z come 0
N come 9
U come 1
D come 2
D come 2
C come Cosenza (tie’)
A come Ancona
P come Palermo
Ma bisognerebbe fare anche lo spelling dello spelling, per sicurezza.
Il meta-spelling, sì…
Però, tralasciando le città che sono sempre meno note ai più, da quando la geografia è diventata materia politicamente scorretta e non gradita ai nostri ministri Penosi Ancorché Dannosi Alla Nazione Intera, si potrebbe buttarsi su acrostici (e meta-acrostici con meta periodico).
Ciao! cometa
In effetti, non ci resta che l’enigmistica.
Che so: un antipodo palindromo, o un rebus a incastro.
Al momento sono – esistenzialmente – nelle «parole crociate senza schema».
Hai presente? Quelle «destinate ai solutori più che abili».
😉
soprattutto… più che pazienti (per non dire rassegnati!)
Ah, no!
E’ una provocazione!
Le parole crociate senza schema sono il contrario della rassegnazione: sono il trionfo dell’ostinazione dei solutori (che si ritengono) più che abili…
Pazienza, sì; rassegnazione no. Non nelle parole crociate senza schema, perlomeno!