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la lezione di schifani
Sprazzi di deriva masochista domenicale/2, raccolti da qui e qui.
Schifani va a Domenica in. Ce ne sarebbe abbastanza per rabbrividire, ma il presidente del Senato riesce a far rabbrividire di più.
Uno: Veltroni «avvelena» il clima.
In qualità di assaggiatore di corte, l’uomo di veleni s’intende (d’altra parte dice che una parte della villa di re Silvio è dedicata a lui, a lui Schifani, perché le piantine che gli regala lui, lui Schifani, vengono collocate là).
Due: «Non credo che esista il razzismo. Non è nel dna dei nostri valori; nel nostro dna c’è solidarietà»
Questa teoria razziale è interessante.
Quasi come l’uso della locuzione «sinergie unitarie».
davvero un sublime uso del linguaggio raccontare che non è nel nostro DNA essere razzisti! …insomma noi mica siamo una razza razzista, no?
Esatto!
Sono le altre che sono razze inferiori!
😉
Benito, Benito, cosa ti tocca sentire…!
Ma guarda che Benito non era mica razzista, eh!
Non sarai cascato anche tu nel trappolone dei libri di storia scritti dai signori della sinistra?
Be’: una volta – e in questo rimpiango la cara vecchia DC – i Presidenti del Senato (e della Camera) erano persone che avevano antica tradizione ed antica onorabilità…
Schifani? Cicchitto…? Oggi, pare che – anziché la dirittura morale e culturale – conti assai di più la motilità della lingua!!!
Guido, scusami, ma ti ho tolto l’ultima frase perché mi sembrava rischiasse di integrare il reato di diffamazione.
Mi dispiace fare questi interventi ogni tanto, però vorrei che questo blog stesse aperto o chiudesse esclusivamente per decisione mia, e non di qualche giudice…
🙂