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giornalisti sotto spinta
Gregorio Corigliano, caporedattore della testata giornalistica regionale Rai della Calabria, denuncia di essere stato spinto dal servizio d’ordine del ministro Maroni, che stava tentando di avvicinare – cosa che gli è poi riuscita – dopo un convegno. «Ritengo questo fatto», dice Corigliano, «di inaudita gravità. Mai accaduto in 30 anni di vita professionale».
Nessun giornalista «è stato spinto o malmenato dal servizio d’ordine», replica il portavoce di Maroni.
Ovviamente.
Riporto la presa di posizione della Fnsi, la Federazione nazionale della stampa italiana – il sindacato unitario dei giornalisti, da oltre 1.300 giorni senza contratto nazionale – perché dice cose che sottoscrivo convintamente.
«Ai giornalisti italiani da tempo vengono creati molti ostacoli nello svolgimento della loro professione. Chiediamo al ministro che chiarisca ai suoi organi di sicurezza che i giornalisti non sono un pericolo per nessuno e che svolgono un’attività riconosciuta costituzionalmente».
C’è solo una cosa sulla quale non sono affatto d’accordo: i giornalisti sono un pericolo.
Per tutti coloro che vogliono nascondere le notizie.
E vi giuro che sono tanti.
Troppi.
E, tutti, hanno più potere dei cronisti: o perché sono loro superiori gerarchici (e qui il differenziale di potere, per quanto sgradevole, è nelle cose); o perché sono riusciti a rendere loro servi quei cronisti.
Vedi, cara Federica mia… Comprendo assai bene ciò che racconti, ed ora ti racconterò una storia, o una Favola, se vuoi prenderla come tale: ma comunque non è molto distante da ciò che racconti tu per il tuo specifico ambito di applicazione…
C’era una volta lo Stato… Anzi, c’erano tanti esseri umani che umilmente lavoravano per lo Stato. E per lo Stato – forti anche di un prestigio e di un rispetto che era ancora non comune – lavoravano seriamente pur se tra tante difficoltà, in ispecie provenienti da un modo di lavorare antiquato (la “burocrazia”), ma si prodigavano senza badare ad orari o a difficoltà, o adirittura a sostenere spese che lo Stato gli avrebbe rimborsato solo due anni dopo…
E, però, nessuno di loro si sognava di lamentarsi più di tanto, e non già per attese di prebende o per strani lucri, bensì per il trovar solo soddisfazione nei risultati concreti del loro lavoro dedicato alla collettività…
Ma un giorno, Qualcuno disse loro che non dovevano più essere così “coscienziosi”, perché era oltremodo disdicevole che lo Stato cercasse chi lucrava contributi pubblici che non le eran dovuti, o che addirittura cercasse chi si sottrraeva al Fisco, anche se in assoluto…!
Altri Uomini dello Stato, nel frattempo, ebbero “velati” divieti similari: e loro vestivan pure una divisa e mostravano una fiammella gialla sul loro berretto: imperativo era però il cessare la ricerca di chi si sotrraeva al Fisco, perché il Fisco pare fosse stato fin allora soltanto un perverso persecutore di innocenti e probi operatori economici…
E, adesso, ciò che all’Erario vien così sottratto… tutto ciò lo paghiamo tutti noi che abbiamo redditi certi e non minimamente nascondibili…
Ecco: questa Favola ha un finale ancor tutto da scrivere: io spero sia quello che il senso di Giustizia di tutti noi desidererebbe. E per la Morale della Fiaba, mi riservo di raccontarvela appena capirò il mio lavoro a cosa servirà, da ora in poi, se devo far solo finta di vigilare anziché vigilare davvero!!! Piuttosto, lascio lo Stato a ciò che vogliono coloro che ne han fatto carne di porco…
Certo è che io trovo non peregrina la mia Fiaba, se la rapporto al fatto che anche la Stampa – pare – dovrebbe “centellinare” la distribuzione delle informazioni… Siamo di nuovo alle “veline”…? (e non certo a quelle con le cosce di fuori e che esuberano fin da dentro lo schermo della televisione!)
Fayol, solo Fayol…
Ma tu, Fayol, che lavoro fai?
Federica cara… Dovrei risponderti in privato, perché mi esporrei troppo: e questi sono tempi bruttissimi, per chi ha il compito di difendere lo Stato…
Vedo se riesco a ritrovare la tua mail e ti rispondo…!!!
Guido
L’indirizzo è in alto a destra, Fayol, sotto la mia fotina.
Ma non è che fai l’agente segreto?
Ciao
🙂
Eheheheh… Agente segreto? nuuuuuuu! Ma ti ho setto tutto scrivendoti via mail… 🙂
Guido