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verona ingenua, provocata e vilipesa
Non lo sapeva mica, il presidente della circoscrizione, che colui al quale il torneo di baseball sarebbe stato intitolato fosse un esponente di Terza posizione. Altrimenti avrebbe «disposto diversamente, dice, proprio per evitare che l’iniziativa potesse subire manipolazioni politiche», perché «volevamo concentrare l’attenzione sullo sport, non certo sulla politica».
Il torneo è stato annullato oggi.
E proprio oggi il sindaco di Verona, interpellato sul no che il Comune ha opposto all’esposizione della bandiera della pace che la Carovana della pace aveva chiesto di utilizzare, ha commentato che in questa vicenda c’è stato un «sapiente uso della provocazione: un caso volutamente creato a Verona dove si vuole far passare per liberticida l’amministrazione comunale».
Ma il Comune – dice Tosi – «non ha proprio nulla da farsi perdonare, salvo, forse, la propria ingenuità».
Certamente è stata un’ingenuità anche l’intitolazione del torneo.
E un’ingenuità è stata la partecipazione di Tosi e altri consiglieri comunali alla manifestazione della Fiamma tricolore del dicembre 2007.
Un’ingenuità la chiusura del municipio dei popoli e della consulta degli immigrati.
Un’ingenuità il ritiro del Comune dal collegamento degli enti locali per la pace.
Un’ingenuità l’abolizione del premio intitolato a Enzo Melegari.
Un’ingenuità la sostituzione degli assistenti sociali volontari al dormitorio per le persone senza casa con guardie armate private.
Un’ingenuità il ritiro del patrocinio al festival del cinema africano.
Tutte trappolone ordite da provocatori per far passare Verona come una città fascista e liberticida, quando in realtà è semplicemente governata da una giunta di moderati ingenui.
Ormai sulla città sventola un arcobaleno nero…
Molti toni di nero, sì.
E i grigi nemmeno ci sono più.