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vedi alla voce «rassegna stampa»
Cosette sparse alla spicciolata.
(Avviso: nei prossimi giorni chiude il trofeo Maroni)
la querela di di-a-da
Enrico Cisnetto, l’inventore di Cortina InConTra (DiADaSuPerFra), s’è arrabbiato tanto – ma con stile – con Bonanni. Lo vuole querelare, ma gli fa un gran piacere che un sindacalista lo abbia attaccato, perché di questi tempi – stra-wow – è titolo di merito.
Bonanni, dopo aver visto in studio un servizio di Cisnetto sull’Alitalia, dice che Cisnetto è uno che «che copre le responsabilità delle persone con cui ha fatto affari e le scarica sul sindacato».
tattiche imprenditoriali
Cisnetto – che ringrazia il «generoso tentativo di Vespa di evitare» a Bonanni «una brutta figura» – gli chiede: «E quali affari? Quelli che conduco da imprenditore sono sotto gli occhi di tutti. La mia attività di consulente strategico e editorialista» eccetera.
Con-su-len-te stra-te-gi-co?
Che cos’è?
C’è anche il «consulente tattico»?
Curiosità laterale: quello dell’editorialista è un profilo professionale specifico? Una cosa che si scrive sulla carta d’identità alla voce «professione»?
meno copie
Poi. Sempre da Vespa, in collegamento c’era Mario Giordano, direttore del Giornale, pubblicazione che in un anno ha perso il 7,5 per cento di copie vendute.
Quell’uomo io l’ho sempre trovato straordinariamente somigliante alla scrittrice Susanna Tamaro: è una cosa incredibile.
Alle sue spalle, una libreria ricolma di tomi dalla copertina verde di similpelle con caratteri dorati, apparentemente di rango enciclopedico, apparentemente rilegati ad hoc per iniziative editoriali collaterali.
una citazione inelegante
Ma perché le stanze dei direttori italiani dei giornali, anche quelli con la «g» minuscola, sono tutte così simili le une alle altre?
Leggete qua: «Alle spalle del tavolo (…) una libreria di legno chiaro. Verga, Manzoni, qualcosa della Deledda, perfino un Pirandello. In decine e decine di esemplari tutti esattamente uguali: una splendida edizione in similpelle e ghirigori dorati uscita in promozione con la “Gazzetta”. Sui ripiani c’erano anche volumetti di storia locale e videocassette come La corazzata Potemkin e dvd di Pollicino. Fascicoli di libri di ricette afghane da rilegare a fine raccolta. Tutto il patrimonio storico di meraviglie che la “Gazzetta” aveva messo a disposizione dei lettori a cui le notizie non bastano o non interessano. L’epidemia si era diffusa anche tra i dipendenti del giornale, comunque.
Quella del “chi se ne frega delle notizie”. Non quella dei dvd».
La citazione arriva da qui.
È vero: sono proprio una senza stile.
siparietto feudale
Poi. Ecco cosa dice Alfano (come sarebbe a dire: «Chi è Alfano?»): «Ho deciso di non concedere l’autorizzazione a procedere» contro Sabina Guzzanti «conoscendo lo spessore e la capacità di perdono del Papa che prevale sulle offese» (va specificato che il concordato equipara il papa al presidente della Repubblica: ecco perché è necessaria l’autorizzazione a procedere).
Mi piace questa benevolenza imperiale.
«Cosa dice, maestà? La graziamo o no?».
«Bah» (mentre un valletto inginocchiato gli fa il manicure), «forse si potrebbe…» (un servo gli porge il telefono; l’imperatore parla brevemente con l’interlocutore) «… dicevo che forse potremmo» (restituisce il telefono) «anche lasciarla perdere, sì. Dai. Facciamole la grazia» (scacciando un moscerino con ampio gesto della mano sinistra; la destra è tra le dita del valletto).
«Grazie, maestà. Con il suo permesso, vado a comunicarlo».
Genuflessione.
la sportività di pescante
Poi. Segnalo la commendevole costernazione con la quale Schifani e Pescante stigmatizzano l’inaccettabile baldanza con la quale la deputata olandese della Commissione per le libertà civili Elly de Groen Kouwenhoven ha dolosamente, immotivatamente e con evidente malafede accusato l’Italia di razzismo contro i rom, citando un caso in cui alcuni bambini sono stati messi dai carabinieri – ha detto – «a testa in giù nell’acqua».
L’ex presidente del Coni le ha risposto: «Voi in Olanda fate cose ben peggiori».
Si vede che per Pescante era come una gara.
rossella chiude bottega
Infine. Leggevo che Carlo Rossella ha smesso di fare sesso.
Ecco finalmente la risposta a settimane di angosciosi interrogativi.
mi sembra di averla già letta altrove, quella citazione… chissà… meno male che c’è la notizia su rossella a confortarmi! buona giornata (la mia è caratterizzata dall’alimentatore – rotto – del mio pc, costringendomi a defatigante trasferta di scrivania…) aldo
Rispondo qui, Aldo.
Ma sui Clannad volevi sapere se li conosco… personalmente?
😉
Sì, li conosco.
E per la citazione, mi vergogno moltissimo.
Ciao
se conosci personalmente maire brennan e i duggan, allora ti sarei grato se volessi chiedergli – da parte mia – un autografo. almeno di maire…
e un nuovo album che non sia l’ennesima raccolta delle raccolte precedenti (ahimè, questa è la loro produzione più recente…)
Sprezzante del pericolo, Rossella. Ma non ha mai visto i danni che la stessa decisione ha fatto su Formigoni?
Magari Giordano e Tamaro sono la stessa persona. Dell’immagine di entrambe, che ho solo ora l’occasione di affiancare non avendo mai preso in mano un libro di Tamaro, direi che sia come uomo che come donna è molto più credibile Platinette.
Aldo, vedrò cosa posso fare per tutte e due le cose…
(No, non li conosco, però).
Andrea, anch’io ho pensato che i due fossero la stessa persona. Come Paperino e Paperinik, tipo.
Già ma tra Paperino e Paperinik uno era sfigato ma simpatico e l’altro figo ed un filo antipatico.
Non so se mi spiego…
Ti spieghi abbastanza bene, sì!