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l’autoregolazione del mercato 1 e 2
Dice che la casina a Manhattan per la figlia di vent’anni (ripeto: due-zero) che studia cinema (ripeto: cinema) in America (ripeto: America) l’ha comprata coi soldi dei diritti d’autore (ripeto: diritti d’autore) del suo librino, lui (ripeto: lui).
Due domande.
Tra Valterino e Martina, che risponda pure chi vuole: non mi formalizzo.
Uno: non è che le tot copie che servono a comprare a Manhattan la casina per Martina le hai vendute perché sei il segre del piddì? O pensi di averle perché sei fico-bravo-bello-sexy e intellettualissimo oltre che un volpone nella politica?
Due: in una memorabile intervista a – mi pare – Vanity Fair, dice Martina, la tenera Martina, che suo padre non l’ha aiutata in niente. «Sono diventata assistente alla regia» mi pare di Fassbinder o Wenders «perché una sera l’ho incontrato a una cena con papà…
La domanda: secondo te, con chi ca*** va a cena la figlia dell’operaio in classe con la figlia di Casini?
Poi, per associazione di idee, linko questa notizia.
Maldicente e prevenuta …è il mondo delle opportunità! Anzi chissà a quale successo artistico-letterario ha rininciato per fare il segretario del PD. Non è potuto neanche andare in Africa…
Benvenuto, David.
È sempre un piacere vedere arrivare persone nuove.
In Africa c’hanno mandato Prodi…
Io avrei preferito il contrario. E già solo dirlo mi sembra grave. Nel senso che non avrei mai creduto che un giorno sarei riuscita a considerare Prodi più a sinistra di un Pd ex Pci-Pds-Ds.
Ciao
Grazie dell’accoglienza! E sì, anch’io non avrei mai creduto di dover difendererimpiangere Prodi.