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la strada è solo di quelli perbene
Per Mara Carfagna – la ministressa a vantaggio della quale, temporaneamente archiviata la visibilità primaria della Gelmini, il dipartimento marketing e comunicazione del governo ha deciso di far partire una campagna di intensa copertura mediatica – «la riduzione in schiavitù, l’uso e l’abuso dei minori» (trattandosi di prostituzione che differenza c’è fra «uso» e «abuso»?, ndr) «che a volte sfocia anche in fenomeni di violenza come lo stupro» sono «tutti fenomeni strettamente collegati alla prostituzione in strada».
Ne deriva che se le donne tornano a fare le puttane in casa nessuno può ridurle in schiavitù né stuprarle (d’altra parte, come ognuno di noi sa bene, questi reati non vengono mai commessi in famiglia), e i minori non subiranno più abusi.
Ministra, mi scusi: non è che per caso l’unico risultato che ottiene in questo modo è la trasformazione della prostituzione in fenomeno invisibile, giusto per non sdegnare la vista dei benpensanti?
P.s. Vorrei sapere da Zanonato, che è il sindaco di Padova, che cosa diavolo faccia ancora nel Pd.
O forse, vorrei sapere che senso ha il Pd.
Ecco cosa dice: «Con il disegno di legge del ministro Carfagna arriva un segnale positivo. Sono d’accordo che la prostituzione per strada deve essere proibita. E’ ora di finirla. Clienti e prostitute concorrono a commettere un illecito amministrativo e vanno sanzionati. Siamo rimasti l’unico Paese in Europa dove ci si può prostituire per strada e i racket dagli altri Paesi mandano le prostitute in Italia».
Naturalmente, anche a lui chiedo se nascondere e isolare le prostitute in appartamenti acquistati dal racket sia una soluzione minimamente sensata.
Cosa c’è da stupirsi; per un governo in cui visibilità ed immagine contano più della sostanza questa diventa una soluzione da manuale per una questione fondamentale.
E’ lo stesso identico sistema con cui è stata gestita la monnezza a Napoli.
Probabilmente un giorno mi abituerò, chi lo sa.
Per adesso io non riesco ancora a non inc*******.
Credo che inc******* (soprattutto per le idiozie) sia uno dei parametri con cui viene determinato lo stato in vita di una persona. Ed anche una delle ragioni per cui hai aperto il blog. Due buoni motivi per non smettere.
Nel mio commento ho fatto un paragone che potrebbe essere mal considerato. Il massimo rispetto umano per le prostitute, soprattutto (ma non solo) per la parte di loro che ne sono costrette.
Quello che non sopporto è il modo di affrontare in modo superficiale, nascondendole sotto il tappeto, problematiche complesse. Solo qui stà il paragone con Napoli.
Non siamo governati, stiamo solo assistendo ad un lunghissimo spot pubblicitario del prodotto “pdl”.
Sì, sono d’accordo.
Però tenerlo aperto, il blog, mi costringe a non alzare le spalle, a non pensare mai «e vabbè, chissebefrega».
Non che se non avessi il blog riuscirei a fare spallucce.
Però, forse…
Non so.
Penso che potrei fregarmene un po’ di più, ecco.