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brunetta, berselli e la brava gente
Siccome torno tardi dal lavoro e in questi giorni – causa riapertura della scuola – mi tocca svegliarmi presto, le mie capacità intellettive – gravemente compromesse dalla scarsità di sonno – faticano a percorrere le linee di faglia fra un pensiero e l’altro.
Ho bisogno di supplenti, di persone che pensino al posto mio fino a che io tengo i motori al minimo nella speranza di recuperare energia e quel minimo di smalto.
Un bel supplentone, oggi, l’ho trovato in Edmondo Berselli, che scrive sulla Repubblica una cosa che mi pare abbastanza convincente.
Parla dei perché – di alcuni perché, mi sembra – del successone a cui sembrano provvisoriamente destinate le super-panzane somministrate alla nostra triste mensa da persone come Brunetta, Gelmini e Carfagna.
In sostanza – dice – perché mobilitano risorse emotive e affettive. Perché ci dicono «okay, ragazzo: tu sei bravo e buono; il male sta altrove. E non c’è nessun bisogno di star qui a contestualizzare e ad analizzare. Queste sono tutte stronzate di sinistra. Adesso arriva superpippo/a, mette in galera i cattivi, punisce i negligenti e premia i bravi».
Il punto è persuasivo, in effetti.
Ho solo da aggiungere che questo meccanismo l’hanno inventato i giornali, i giornalisti.
Mi invento una campagna, batto quel chiodo, identifico il «cattivo», rassicuro il lettore sul fatto che lui è bravo-buono-bello e vittima.
Funziona perfettamente, soprattutto nella cronaca nera locale, tipicamente insensibile a qualunque fiammata minimamente garantista (ruolo eventualmente demandato ai cronisti che seguono la giudiziaria)…
Federica, io penso che il meccanismo sia molto più antico. L’innovazione è solo nelle modalità di veicolare l’informazione.
Leggendo gli esempi a me viene in mente uno tizio che molti anni fa, con un’oratoria spettacolare, aveva utilizzato questo stesso meccanismo con un’intera nazione. Tutti bravi, solerti, soldatini, destinatari del destino del mondo… gli eletti. Ad opporsi a questo fulgido destino solo un gruppetto insignificante di “diversi”. Unì una nazione e quasi eliminò un popolo. Nomi non ne occorrono.
Il meccanismo non l’aveva inventato lui. Noi contro gli altri, i diversi, qualcun’altro che ha “la colpa”, ha sempre funzionato con la maggioranza; basta non avere la necessità, il fastidio, di doverci pensare troppo, di indagare i perchè. I mezzi usati per comunicare, quelli sì, sono diversi.
Off topic: hai visto cosa dice 3monti? che servono regole che vietino il falso in bilancio. Ma vuol fare prendere un colpo al suo capo o intende dire che il falso in bilancio è una categoria di reato di cui è vietato parlarne.
Ecco il link.
Hai ragione, è verissimo.
Volevo solo dire che se tutto questo può funzionare – sempre, comunque, e in ogni luogo – è perché i giornali e i giornalisti lo consentono.
Ma quel Tremonti un giorno dice una cosa e un giorno un’altra.
Gli piace sentirsi, ascoltarsi. Si trova irresistibile, affascinante.
Quella «evve», poi, gli sembra sublime.
L’altro ieri ha detto che la crisi delle banche sarebbe stata drammatica per gli altri, che hanno solo i gvattacieli, e non pev noi, che abbiamo gli spovtelli.
Ieri ha detto che la cvisi savà gvavissima e peggiovevà…
a prescindere da cosa si può pensare di brunetta (a proposito, ho inoltrato ad amici e colleghi – statali come me – la sua lettera aperta al ministro-con-la-maiuscola), gelmini, carfagna, tvemonti & co., purtroppo è tristemente vero che certi giornalisti non meriterebbero il titolo, rendendo spesso il giornale sul quale scrivono materiale cartaceo da adibire all’uso esclusivo della fasciatura delle uova in macelleria (uno dei più noti quotidiani genovesi riveste perfettamente, a detta di molti, me compreso, le caratteristiche avicole in questione). ahimè, ma è cosi. aldo
ps: sto iniziando a leggere i post più vecchi: gliel’hanno già detto che è bravissima? intelligentemente ironica o ironicamente intelligente, veda lei.
ps del ps: per tutti: non ricevo alcun compenso per il plauso all’autrice…
Beh, Aldo.
Grazie.
Arrossisco!
Non sono mai stata capace di accettare i complimenti con grazia.
Spero che i suoi colleghi statali gradiscano la lettera aperta, comunque.
Benvenuto nel blog.
grazie per il benvenuto e per le guance rosse, ma – giuro – non è il caso, troppa grazia.
i miei colleghi statali hanno già apprezzato la lettera, come già hanno apprezzato le qualità del ministro-con-la-maiuscola; spero che i sindacati, di qualunque orientamento – poco importa, si muovano concretamente per riuscire ad apportare qualche modifica ai brunettiani decreti, onestamente e sinceramente penalizzanti per chi fannullone non lo è.
una curiosità: esiste la possibilità di stampare i suoi post in versione “solo testo”?
una richiesta: qualora ci saranno ancora occasioni di dialogo in questo blog, cortesemente, non mi dia più del “lei”: sono un comune mortale, in fondo.
buon pomeriggio,
a.
In effetti erano gli occhi le cose che erano arrossite.
Il sonno…
Penso che, direttamente collocandosi sulla pagina del post che si vuole copiare, si possa evidenziare il testo, copiarlo e incollarlo su un documento vuoto di un programma di elaborazione testi.
Mela-a-mela-ci-mela-vi, per gli utenti (o cittadini, non saprei!) Mac.
Se nella copiatura entrano anche cose «spurie», tipo la colonna di destra, si possono cancellare nel documento.
In alternativa si può inviare il link.
Così mi salgono pure le statistiche, per dire.
Ciao, allora
😉
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Ciao!
Bentornato!
E’ un suggerimento per Aldo, il tuo?
si, era un suggerimento @aldo per stampare gli articoli in solo testo, ma anche @tutti come metodo. abbonarsi ai feed è come abbonarsi ai quotidiani che ti interessano e riceverli freschi freschi tutte le mattine sulla scrivania