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un paio di carabinieri non si nega a nessuno
La Russa è un grande: contro gli incidenti sul lavoro – dice – manderà i carabinieri (e l’esercito) nei cantieri.
Un grande: invece di assumere più ispettori Spisal, tipo, lui manda l’Arma.
Già che ci sono volevo chiedere a La Russa se per favore può mandare un paio di carabinieri anche a casa mia, perché mio figlio non mangia volentieri la verdura, qualche volta mi dà delle rispostacce e io non so bene come fare.
Comunque i carabinieri nei cantieri me li vedo.
Carini, con una bella divisa. Altro che i calzoncini e il torso nudo.
Quelli «normali» (non quelli del nucleo tutela del lavoro) non hanno – ovvio! – la minima idea di quali siano gli adempimenti a cui le imprese sono tenute per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Però, per esempio, sarebbero utilissimi per vigilare sul rispetto delle ordinanze anti-accattoni, professione che stranamente esercita sempre il suo bel fascino sui muratori senza permesso di soggiorno, o sul rispetto dell’ordinanza che vieta di mangiare sulle scalinate dei monumenti (anche in costruzione, chiaramente). Al limite, anche su quella che vieta di andare a puttane.
D’altra parte sarebbe anche ora che i cantieri assumessero un’aria più decorosa, più consona all’italian style.
E poi, vuoi mettere la comodità?
Tipo che se per avventura c’è un muratore che sta cadendo da un’impalcatura mal protetta, beh, i carabinieri possono sempre imbracciare il fucile – dico per dire – e andare a gambizzare l’imprenditore.
Sempre che l’imprenditore non sia amico di qualcuno che conta, ovvio.
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