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un bambino e le ordinanze
Mio figlio, non ancora novenne ma già cittadino conscio dei suoi doveri, mi ha chiesto di partecipare al trofeo Maroni.
L’ho lasciato davanti al monitor a riflettere.
«Mamma», mi dice. «Ma devo scegliere l’ordinanza più assurda?».
«Sì», gli dico.
Lui se le legge a voce bassissima, e quando arriva a quella di Tosi (sequestro degli «incassi» ai mendicanti) dice fra sé e sé «eh no. Questa non è assurda: è sbagliata».
Ah come mi piace questo bambino.
P.s. Tra l’altro, con quale diritto un sindaco decide di prendersi i soldi che – ipotesi – io ho liberamente donato a un mendicante? Carta straccia dei diritti, fanno. E del diritto.
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