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pasta e patate
Dev’essere che è domenica, e che non ho nessuna voglia di arrabbiarmi.
Ho deciso che dò una ricetta.
È la ricetta della pasta e patate, un piatto spaziale della mia tradizione familiare.
Ovviamente è un primo piatto.
Piuttosto sostanzioso, ma buonissimo.
Due avvertenze: se volete vedere la foto più grande, cliccatela; e non aspettatevi dosi precise al millesimo, perché vado a occhio.
per il soffritto
Una cipolla tagliata a pezzi piccoli, un dente d’aglio, un pochino di sedano, pezzetti sottili – puliti e grattati – di crosta di parmigiano reggiano.
Fate soffriggere per bene queste cose nell’olio, e se vi piace aggiungete un po’ di peperoncino (io preferisco il pepe alla fine).
State attenti a che i pezzetti di crosta di formaggio non si attacchino al fondo della pentola.
il pomodoro
Quando il soffritto vi sembra del colore giusto (biondo, cioè), aggiungete un paio di cucchiai di pelati.
Si può usare il pomodoro fresco; non, però, concentrati di pomodoro.
Ne potete mettere la quantità che vi piace, perché il suo ruolo è sostanzialmente quello di colorare la pietanza.
le patate a pezzettini
Quando il pomodoro s’è consumato (nel senso che non è più acquosetto), aggiungete le patate crude che, dopo aver pelato, avrete fatto a pezzettini piccoli piccoli. A dadini, insomma.
Fatele insaporire un po’ in questa mistura, e poi copritele con acqua di rubinetto.
Aggiustate di sale.
la pasta mischiata
Quando le patate sono un po’ ammorbidite, versate nell’acqua la pasta.
Mia nonna usava gli avanzi: perciò era pasta mista, e il bello era che qualche tipo di pasta era più duro e qualche altro più morbido.
Si può fare anche con spaghetti, linguine, bucatini, reginette o tagliatelle spezzati, insieme a tutta la pasta di dimensioni medie che volete, tipo fusilli, per capirci.
La De Cecco vende anche dei pacchi di «pasta mista».
quasi ci siamo…
La pasta cucinerà nell’acqua dove già ci sono le patate: perciò è possibile che dobbiate rifondere acqua. Questa volta, però, aggiungetela quanto più possibile calda.
E non aggiungetene troppa, sennò finisce che mangerete una cosa troppo brodosa, e invece – come si vede nella foto – la consistenza dev’essere quella di un minestrone.
Quando la pasta vi sembrerà cotta, spegnete, mettete un bel po’ di parmigiano grattugiato, molte foglie di basilico e, se vi piace, il pepe.
Poi ditemi, però, se vi è piaciuta.
La provero’ senz’altro! (poi ti dico)