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niente paura: ai poveri pensa il mercato
A Londra, il cancelliere ombra conservatore George Osborne dice che il governo laburista ha fallito.
La povertà – dice Osborne – non si combatte con politiche redistributive del reddito, ma – attenzione – con il «libero mercato».
Libero, ovviamente.
Lo si legge sul Guardian.
Dove si apprende anche che il gap dell’aspettativa di vita tra ricchi e poveri è il più ampio dall’era vittoriana a oggi.
Naturalmente, è da escludere che questo sia il risultato delle privatizzazioni thatcheriane.
Quando c’è qualcosa di buono, è merito della Thatcher, anche se il suo ultimo governo cadde nel 1990.
Quando c’è qualcosa che non funziona, è colpa degli altri.
Bella l’idea di mettere i poveri sul mercato, magari sul modello della “modesta proposta” di Jonathan Swift… Detto questo, non che Tony Blair e il “new labour” siano stati poi cosi’ distanti da questo genere di discorsi
Ahimè.
È vero.
Nessuno è così distante da questo genere di discorsi.
Mi sono appena presa il tempo per fare un giro lungo sul tuo blog. Mi è piaciuto molto molto.
Ma tu che strada hai fatto per arrivare qui?
via “Vibrisse, bollettino”. Grazie, anche per me la lettura del tuo blog e’ molto interessante!
In effetti, quando ho visto il link a vibrissebollettino in relazione all’abolizione del divorzio, l’avevo immaginato.
Poi ho letto anche “pasta da Benevento”…
La pasta campana in genere e’ fantastica. A proposito, non ho ancora provato la tua ricetta, ma e’ questione di giorni 🙂
Ciao!