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il vaticano sceglie gasparri e la bertolini
Il Vaticano ha scelto: appoggia Gasparri, Giovanardi, la Bertolini…
Ieri Famiglia cristiana aveva detto che in Italia c’è il rischio di un ritorno del fascismo sotto altre forme.
Certo: resta da capire come mai i paolini se ne sono accorti solo un bel po’ dopo aver fatto la campagna elettorale a Berlusconi (potevano ben immaginare che oltre al finanziamento delle scuole cattoliche, un governo con la Lega e An avrebbe fatto anche qualche altro provvedimento), ma vabbè.
Oggi il direttore della sala stampa Federico Lombardi (quello che si rammaricava delle nuove accuse a Marcinkus sul caso Orlandi, perché il povero Marcinkus è morto e non può difendersi) dice le stessissime parole che l’altro ieri aveva detto monsignor Gasparri, e cioè che Famiglia cristiana «non ha titolo per esprimere né la linea della santa sede né quella della conferenza episcopale italiana».
Ciò che dice Lombardi (chiamarlo «padre» mi sembra improprio, chiedo scusa) è ciò che tutti sanno: che Famiglia cristiana non è l’organo ufficiale né del papa né dei vescovi.
Ma il fatto che abbandoni pubblicamente (e non silenziosamente, come la chiesa ha sempre saputo fare con egregia maestria) il settimanale dei paolini alle ire scomposte dei gentiluomini e delle gentildonne di destra, sputtanandolo così violentemente, a me dice che nel mio Paese sta arrivando a definitivo compimento un processo dalle conseguenze potenzialmente gravi: la saldatura della chiesa nera con le istanze – chiamiamole così – della destra: legge, ordine e razzismo.
D’altra parte, se non si sentissero sostenuti dal papa, i parroci non potrebbero dire che i marocchini puzzano, o i vescovi dire che non bisogna fare l’elemosina.
Mi piacerebbe poter dire che adesso sono ca*** di Famiglia cristiana, che i paolini se la son voluta e adesso auguri.
Purtroppo sono anche ca*** miei.
E non è bello, signori paolini.
Potevate anche pensarci prima.
P.s. Com’è questa storia che in Italia non c’è il razzismo?
Se quel che raccontano queste ragazze è vero, possiamo ancora permetterci il lusso di parlare di «pochi imbecilli» o di qualche bastardo figlio di puttana?
A proposito dell’episodio delle ragazze peruviane. Stiamo preparando la strada per le rivolte degli immigrati, come avvenivano a Londra negli anni ’80 in quartieri tipo Brixton o Peckham. Non mi piace dire una cosa del genere, ma e’ chiaro che arriveremo a questo.
Com’e’ arizigogolato lasciare un commento ai tuoi post!
Mai quanto questi simpatici puffi paolini che prima annunciano entusiasti il prossimo sgretolamento della 194 e poi si accorgono che siamo in deriva fascista.
Benvenuti anche a voi sulla zattera del Titanic.
@Cacioman, ciao.
Lo so, registrarsi è un po’ macchinoso.
Però c’è un perché.
Ti ricopio quel che ho scritto qualche giorno fa a Danilla, che mi diceva la stessa cosa.
E grazie di avere commentato.
Puffi paolini è carino!
«Il fatto che io chieda la registrazione dipende da questo: tra le varie cose che mi rendono la vita quotidiana più pesante c’è l’insensata aggressività con la quale mi confronto nelle relazioni sociali.
«Non so: hai presente quando al parcheggio per poco non ti fucilano perché non è proprio chiaro chiaro chiaro che sei arrivato prima di loro?
«Su Internet, ho frequentato alcuni forum tematici di mio interesse, scoprendo che la gente non impiegava nemmeno mezzo secondo a scriverti cose come “ma ti rendi conto della cazzata che hai detto?”.
«Ecco: io non ho il fisico per accettare che il mio blog possa diventare un luogo in cui le persone siano autorizzate a prendersi a pesci in faccia. Non potrei proprio sopportarlo. Se c’è un motivo che, fra i tanti, mi fa nascere il desiderio di espatriare, beh, questo motivo è la stupida e inutile ferocia delle relazioni personali.
«Nella mia vita ho deciso che voglio circondarmi di persone gentili. Certo: un bel po’ di str**** me li devo sopportare; ma almeno non qui. Non a casa mia.
«Inoltre, è vero che questo blog non è una testata giornalistica; ma io sono giornalista, e quindi mi ritengo resonsabile delle cose che pubblico, anche se le ha scritte un altro.
Perciò, voglio mantenere il possesso del diritto di cassare commenti diffamatori, calunniosi o grevi.
Spero che tu possa capire il mio punto di vista».
@Kalle, sì, lo penso anch’io, purtroppo.
Questi mica si rendono conto che stanno preparandoci città incendiate dall’odio.
O forse se me rendono conto a tal punto che ancor prima della prima fiammata già mandano i militari, così quando saranno «necessari» noi li avremo già digeriti.