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il più grande
Cercatelo su Internet, o su iTunes; ascoltatelo; ascoltate la sua arpa che riesce ad essere carezzevole come un lenzuolo di seta ma anche sincopata come una percussione; il suo modo di ricreare le musiche tradizionali, di aprirsi allo psichedelico (negli anni Settanta), alla musica africana o mediorientale, al new age, al rock. Alan Stivell è il più grande di tutti. Nessuno come lui.
Sentite per esempio Debhair Gwengamp e Pachpi Kozh Pachpi New dall’album Live in Dublin. O Goldtraidhe da Au Delà des mots. O Cease Fire da Brian Boru. O A United Earth I-II-III da I Douar (con Paddy Moloney, Youssou N’Dour e Khaled). O il fantastico The Mist of Avalon. O l’Olympia Concert. O la fantastica Reinassance of the Celtic Harp, con Dan Ar Braz (mi pare). Cercate, e ascoltate. È il più grande.
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