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il coraggio nella pancia
La notizia dell’ex donna ora uomo che – evidentemente tuttora fisiologicamente donna – si prepara a partorire la sua prima bambina mi ha impressionato molto.
Quel che mi ha colpito, però, non è il fatto in sé (sul quale non riesco ad avere un’opinione anche perché sento il dovere di rispettare scelte così intime), ma questa cosa qui: non ha pensato, quest’uomo, che la divulgazione della sua identità e della sua foto potrebbe mettere in difficoltà la bambina che da lui nascerà?
E’ vero che ognuno di noi ha la propria condizione, e che nascondersi non ha senso. Però mi viene lo stesso da dire che forse decidere se nascondersi oppure no è una cosa che ciascuno, compresa la bambina di quell’uomo, dovrebbe poter decidere liberamente per se stesso.
Il coraggio è – perlomeno apparentemente – una virtù civile senza la quale molte cose buone non sarebbero mai accadute. Però essere coraggiosi non è obbligatorio. Invece quella bambina sarà costretta ad esserlo, e per questo mi fa molta tenerezza.
l’ho letto anche io ma, forse perche’ nn sono mamma, nn mi ha minimamente stupito.
lo vedo come un atto di egoismo e una forzatura. come forzato e’ stato il dire “io saro’ il padre, mia moglie sara’ la madre”.
nei panni della moglie io tutte queste certezze nn le avrei.
per quanto riguarda la bambina nn me ne preoccuperei, tra dodici anni riuscira’ sui i giornali come la pecora dolly e nel frattempo sono certa che si sara’ abituata all’idea di essere la prima figlia che un uomo abbia dato alla luce.